Diritti, il 10 a Perugia la manifestazione di 35 associazioni: «Uniti per colmare il vuoto della politica»
«Una giornata di festa e di lotta». Così 35 associazioni descrivono la giornata del 10 dicembre, quando a Perugia daranno vita alla manifestazione «Camminiamo diritti». «Davanti ai tanti abusi – hanno spiegato lunedì nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Cesaroni, sede del consiglio regionale – a leggi ingiuste e pericolose, a parole e atteggiamenti che pensavamo consegnati alla storia, la società civile si mobilita, andando a colmare il vuoto lasciato da partiti e istituzioni che appaiono silenti». Dalla «A» di Actionaid Perugia alla «Y» di «Ya Basta!» c’è tutto un mondo che decide di provare a camminare insieme: «Questa unione – spiega Walter Cardinali di Libera – è un fatto storico. Siamo molto uniti e se riusciremo a dimostrare che i cittadini che hanno a cuore le sorti dell’Italia si mettono insieme – e in tanti – allora dimostreremo che c’è ancora speranza».
Il vuoto della politica Nel mirino ovviamente ci sono i provvedimenti del governo che riguardano migranti e sicurezza: «In un momento di vuoto totale – continua Cardinali – abbiamo deciso di rompere il silenzio e di organizzarci, di svegliarci di fronte all’incapacità di reazione della politica; questo clima di odio e questa guerra tra poveri non è più tollerabile, non è degno di un paese ricco come il nostro». L’obiettivo della manifestazione di lunedì è quello di far sentire «la propria voce in difesa dei diritti, che oggi sono negati e calpestati, mentre la solidarietà è considerata reato, l’aiuto viene tacciato di buonismo, l’odio per il diverso prevale sullo spirito di fratellanza, facilitando la diffusione di nuove forme di razzismo e fascismo».
Paura e chiusure «Facciamo dunque appello – è stato detto mercoledì – a tutte quelle persone che sentono il bisogno di testimoniare la propria contrarietà rispetto alla politica della paura e delle chiusure, ma anche di portare un messaggio positivo, di speranza, solidarietà e partecipazione. Noi non ci pieghiamo a questa deriva antidemocratica, tutti e tutte insieme “Camminiamo diritti”». La manifestazione è organizzata in occasione del 70esimo anniversario della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, datata 10 novembre 1948, e avrà come suo cuore piazza IV Novembre. L’avvio, alle 17.30, sarà all’insegna della musica, poi dalle 18 verranno letti sette articoli della Dichiarazione, «alcuni dei quali declinabili in senso territoriale».
La manifestazione Per quanto riguarda il diritto alla vita, si parlerà della storia di Barbara Corvi, la donna scomparsa nel nulla da Amelia nell’ottobre 2009: «Per noi – ha detto Cardinali – è una storia di ‘ndrangheta, anche se la Procura ha archiviato per mancanza di prove». Sul palco dovrebbe esserci anche Rudra Bianzino, figlio di Aldo, il falegname di Pietralunga morto in carcere nel 2007 dopo essere stato arrestato per il possesso di poche piante di marijuana (la Procura non riaprirà le indagini): «Con Rudra parleremo di tortura e sevizie». In piazza IV Novembre ci saranno anche un rifugiato, uno studente, un giornalista e una lavoratrice precaria. Tutti per parlare delle tante facce dei diritti. Di seguito riportiamo l’elenco delle associazioni che hanno aderito.
• Actionaid Perugia • ADI Associazione Dottorandi e Dottori di Ricerca Italiani • ADIC Associazione per i Diritti dei Cittadini • Amnesty International Umbria • ANPI • ANPI Sezione Studentesca • ARCI • Associazione Stampa Umbra • BottegArt • CGIL Umbria • “CiaoRino” Associazione • Circolo culturale Primomaggio • CISL Umbria • Cittadinanzattiva • Comitato NOPillon Perugia • Emergency • Forum delle Donne di Amelia • Gylania • Legambiente • Libera Nomi e Numeri contro le mafie • Libera…mente Donna • Libertà e Giustizia • Monimbò Perugia • Monimbò Terni • Omphalos • Ponte Solidale • Rete delle donne antiviolenza • Rete degli Studenti Medi • Società operaia di mutuo soccorso • SPI CGIL Umbria • Tavola della Pace • UAAR Unione Atei e Agnostici Razionalisti • UDU Unione degli Universitari • UIL • UISP • Vivi il Borgo • Ya Basta!
Si tratta di Antonio Barbuto🇮🇹 presidente della associazione interculturale 🎩CiaoRino ‼️Club 🦅in passato conosciuto quale comandante del reparto servizi, alla SLEE di Perugia.
Lo stesso che tutti i soldati di Leva dalle classi , 2001 ,2002,2003 e 2004, di Umbria ,marche Lazio ,Toscana e Abruzzo , ricordano, per essere stato il loro comandante di compagnia, durante il proprio periodo di ferma obbligatoria, in assolvimento Agli obblighi dei servizi di leva, che coinvolgevano nel passato millennio tutti i cittadini di sesso maschile che superavano il diciottesimo anno di età.
Militari e Soldati, tutti figli del Popolo Sovrano che contribuirono alla ripresa , non solo economica, di una regione come l'Umbria alle soglie del 2000 ancora martoriata e travagliata dal terremoto.
Un bruttissimo episodio di cui Oggi in Umbria ci si porta soltanto il triste ricordo del fatto e non ,come ad amatrice gli strascichi e i segni della distruzione,ancora oggi vivi e presenti.
Pace, WELFARE e acque pubbliche, questo recita nei suoi video su tik tok il Tenente Veterano , Antonio BARBUTO , CANDIDATO AL CONSIGLIO REGIONALE DELL'UMBRIA CON IL PARTITO PIÙ ITALIA SOVRANA (ULTIMO RIQUADRO IN BASSO A DESTRA SULLA SCHEDA ELETTORALE). Risponde sul famoso e influente social con l'anagramma di *influenzer politico* e sotto lo pseudonimo comitato elettorale Umbro, dove è possibile apprezzare molti video pubblici tutti imbevuti di cause e problematiche sociali contemporanee che possono andare dall'abbattimento della violenza sulle donne alla violenza di genere tanto quanto all'adozione a distanza di cui la stessa associazione capitanata dal candidato per oltre i 18 anni ha portato in Umbria e in Italia il messaggio di speranza e di adozione a distanza, riuscendo a coinvolgere con le proprie iniziative culturali e musicali decine di migliaia di persone alcune tra le quali hanno anche risposto all'invito adottando un bambino e togliendo dalla miseria un innocente che quanto meno fino al diciottesimo anno di età si è visto ricevere cure cibo e istruzione.